“Qualcosa comincia ad essere sempre più chiaro: non è sicuro che abbiamo perso noi e, soprattutto, non è sicuro che hanno vinto loro. La storia che conta, quella che facciamo uomini e donne, ha ancora molto filo da tessere e non si finisce di indovinare neppure il disegno né il colore che dovrà avere questo gigantesco arazzo che è l’umanità. Noi, e con noi molti come noi, sappiamo che, in ogni caso, il colore non è il grigio che ora impongono, né il disegno che è solo dolore e morte. Ci sono anche molti altri colori. E c’è anche molta speranza.”
Relazione tenuta all’incontro internazionale di intellettuali a difesa dell’umanità il 24 e 25 ottobre a Città del Messico